Il porto di Ortona continua a cambiare rotta proseguendo verso un cammino efficiente e sostenibile con l’obiettivo di garantirsi un posto da protagonista assoluto nel panorama dello shipping a livello internazionale.

Sono stati infatti programmati due investimenti nell’area portuale ortonese dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centrale: uno riguarda il consolidamento del primo tratto della banchina di Riva; l’altro è invece legato al cold ironing, quindi all’elettrificazione delle banchine di ormeggio (Riva e molo Nord) per la fornitura di energia alle gru semoventi. Gli interventi rientrano nelle azioni previste dai fondi del Piano nazionale investimenti complementari al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Obiettivi chiari e sguardo rivolto al futuro per Ortona

L’intervento dell’Autorità di Sistema Portuale sulla banchina di Riva ha come obiettivo il consolidamento del primo tratto e del relativo piazzale, pari ad una lunghezza di 230 metri e una larghezza di 30 metri. Saranno riqualificate e potenziate le strutture di banchina esistenti per adeguarne la funzionalità ai moderni standard dei traffici commerciali marittimi, e per poter successivamente procedere all’approfondimento dei fondali portuali adeguati alle nuove navi cargo con un investimento complessivo di 13 milioni di euro. Il progetto prevede la realizzazione di un consolidamento tramite un “rifodero” dell’attuale fronte del primo tratto della banchina di Riva oltre che la costruzione di una pavimentazione semirigida ad alte prestazioni per garantire una opportuna resistenza e funzionalità anche per carichi eccezionali. Il tratto di banchina sarà arredato con bitte, parabordi cilindrici, paraspigolo e scalette alla marinara in acciaio inox.

Come sottolineato nella nota diffusa dall’Autorità stessa, verrà inoltre realizzata l’infrastruttura per alimentare mediante elettrificazione le gru semoventi che operano sul molo Nord e sulla banchina di Riva, con un investimento di 2 milioni di euro. Un intervento, per il quale è in pubblicazione la gara che prevede che le offerte debbano arrivare entro il 6 novembre 2023, con lo scopo di eliminare il consumo di combustibili fossili che alimentano le gru stesse, riducendo le emissioni di inquinanti in atmosfera e l’inquinamento acustico.

Dalle Marche all’Abruzzo: la parola chiave è “crescita”

I lavori dovranno essere realizzati entro giugno 2026 e coinvolgeranno, oltre ad Ortona, anche i porti di Ancona, Pesaro e San Benedetto del Tronto nelle Marche, e di Pescara in Abruzzo, con un investimento complessivo di 11 milioni di euro.