Supply chain, o catena di approvvigionamento, è tutto ciò che coinvolge la movimentazione delle merci, da una destinazione all’altra. In ambito marittimo si configura come sistema interconnesso che coinvolge spedizionieri, compagnie di navigazione, operatori di terminal portuali.  I primi sono aziende o individui che organizzano la spedizione delle merci, mentre le compagnie di navigazione possiedono e gestiscono le navi responsabili del trasporto via mare. Infine, gli operatori dei terminal portuali, proprietari o locatari di un’area all’interno di uno scalo portuale. Tutti questi soggetti interagiscono in  modo da evitare inconvenienti come ritardi o spedizioni errate. Pertanto, incidono comunicazione efficace, ottimizzazione della logistica, aggiornamento dei dispositivi a disposizione. Tra i principali fattori condizionanti l’efficienza della supply chain, maltempo, saturazione dei porti, affollamento delle rotte marittime occupano un ruolo di primo piano. Tanto che possono compromettere qualsiasi spedizione se alla base mancano pianificazione e spirito di collaborazione tra tutti gli attori coinvolti.

Supply chain, una catena lunga e complessa

Nel mondo di oggi la catena di approvvigionamento marittimo è diventata altamente dinamica e complessa, in quanto cresce per adattarsi a una tecnologia in continua espansione, alle preferenze dei consumatori e ai modelli di commercio globale.  Pertanto, all’interno della catena di approvvigionamento marittimo esistono diversi punti di contatto. Si tratta di fornitori esterni, reparti interni, distributori esterni e consumatori. Tutti questi pezzi devono muoversi di concerto. Inoltre, devono tenere conto di importanti influenze quali

  • le aspettative dei clienti
  • le innovazioni tecnologiche
  • la globalizzazione e, dunque la concorrenza
  • Introduzione di nuove normative governative e comunitarie
  • Un nuovo approccio a sfide inedite, come blue economy e sostenibilità

La supply chain marittima efficiente è indispensabile in un’ economia globale. Molti ignorano che attraverso il trasporto marittimo è possibile mobilitare circa l’80% del commercio globale in volume e oltre il 70% in valore. Senza una catena efficiente, l’intera economia rischierebbe il collasso.

Il futuro delle catene di approvvigionamento, tra digitalizzazione ed effetto Amazon

L’eccellenza della supply chain è una chiave importante per un servizio clienti efficiente dove digitalizzazione e intelligenza artificiale più avanzata stanno creando un mercato più competitivo. Pertanto, negli ultimi dieci o vent’anni, sono cresciute le aspettative dei clienti: tutti a caccia di flessibilità, affidabilità, precisione. In molti settori l’innovazione stimola la competizione, per poter essere leader in mercati più complessi e imprevedibili, dove il ciclo di vita di un prodotto si esaurisce in tempi più brevi rispetto al passato. A fronte di una riduzione nelle dimensioni dei lotti, si registra l’aumento nella frequenza delle spedizioni. Un fenomeno noto anche come Effetto Amazon, che comporta una pressione crescente sulle società che si occupano di spedizioni. Sembra paradossale parlare di sostenibilità quando la priorità di tutti – clienti e operatori economici – sembra essere velocizzare al max i trasporti. Eppure, un approccio sostenibile rappresenta per alcuni governi e consumatori un valore aggiunto.

Attività illecite e rischi per la sicurezza

Il settore si trova ad affrontare una crescente richiesta di pratiche più sostenibili, considerate le preoccupazioni riguardanti il climate change. Dunque, per una supply chain sostenibile sono necessari investimenti significativi in infrastrutture, nuove tecnologie e cambiamenti normativi per incoraggiare pratiche rispettose dell’ambiente. Tuttavia, l’industria logistica marittima globale deve affrontare una serie di sfide che possono ostacolare redditività ed efficienza. Tra tutte, la sicurezza della catena di approvvigionamento, poiché elevati volumi di merci sono soggetti ad attività criminali come contrabbando, pirateria e furto. Le autorità portuali e le compagnie di navigazione hanno implementato misure di sicurezza come procedure di screening del carico, controlli sul personale e sistemi di sorveglianza. La digitalizzazione dei porti ha determinato la necessità di competenze diverse, che in futuro potrebbe sfociare in servizi logistici carenti. Pertanto, è fondamentale che le aziende operanti in tale ambito attivino campagne di recruitment lungimiranti.

Supply chain e visibilità

Il miglioramento della visibilità della supply chain può portare a una pianificazione più efficiente e a una riduzione dei costi operativi, grazie a una migliore gestione dei beni logistici mobili e fissi. Sebbene non sia possibile prevedere o prevenire le interruzioni del processo logistico, un’adeguata visibilità della supply chain consente di comprendere tali problemi. L’utilizzo di dashboard in tempo reale che aggiornano automaticamente i dati fornisce ai responsabili della supply chain un quadro della situazione in tempo reale. Il buon funzionamento della catena di approvvigionamento marittimo è ciò che mantiene le economie globali in attività. Dunque, la ricerca di personale da inserire in questo settore contribuirà a garantire la stabilità dei prezzi e la disponibilità delle merci in tutto il mondo.  I rivenditori e i grossisti dipendono dall’affidabilità delle consegne dei materiali per evitare ritardi nella produzione, consegna dei prodotti ai negozi e ai clienti.

Aziende specializzate e competenze trasversali

Una supply chain instabile causata da una cattiva gestione della logistica può costare molto alle aziende o addirittura, provocarne il fallimento, con ripercussioni evidenti sulle economie locali sempre più interconnesse. Aziende come la nostra calcolano rischi e puntano sulle potenzialità. Per questo, forniscono un servizio puntuale che si avvale di competenze trasversali e aggiornamento continuo, due punti irrinunciabili per chi svolge quest’ attività da oltre quarant’anni.

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