emissioni zero

Conero Box, collegamenti diretti Cina - Adriatico

Conero Box è il nome che DHL global forwarding ha voluto dare al nuovo servizio che garantirà un collegamento tra la Cina e la dorsale adriatica – segnatamente le regioni di Marche, Abruzzo, Molise e Puglia. Grazie a spedizioni marittime a cadenza settimanale, è auspicabile un’espansione della struttura in tempi brevi. Primo arrivo ad Ancona il 12 giugno, da quel momento destinazione finale del nuovo tragitto marittimo con partenza dal porto cinese di Ningbo. Un’infrastruttura che sorge in una ampia area industriale, nel centro del paese, in una località attraversata dal fiume Yong e che ospita la flotta della marina dell’Esercito Popolare di Liberazione Cinese. Dopo gli hub di Milano, Bologna e Venezia, Conero Box è la nuova struttura concepita per garantire un servizio LCL interamente coordinato e gestito da DHL Global Forwarding

Conero box, Un servizio senza intermediari

Conero Box è visto come uno strumento determinante per raggiungere un livello di eccellenza nell’ambito del commercio marittimo tra porti lontani migliaia di chilometri. Ma tra le aspirazioni del gruppo che ne è ideatore e realizzatore, rientrano obiettivi a tutela di clienti, aziende, e – anche – i consumatori finali. Attraverso il servizio Intact si intende dare alla gestione dei carichi massima attenzione e massima priorità. Sono previste operazioni di carico scarico senza intervento di intermediari. Tale iniziativa dovrebbe consentire vantaggi nello specifico qualificabili in

  • Sicurezza e monitoraggio costante della spedizione in essere
  • Assenza di passaggi di consegne e trasferimenti in serie
  • Riduzione dei costi e dei tempi di transito, a tutto vantaggio della catena logistica
  • riduzione delle emissioni di CO2 tramite off-setting sulla tratta diretta, o port-to-port.

Sicura e sostenibile, l’iniziativa Conero Box rientra nell’ambito di un’offerta che intende fornire servizi nuovi, soluzioni innovative a esigenze diverse

Parola d’ordine: intermodalità

La clientela può monitorare percorso e tracciabilità della merce in transito dal porto di origine a quello di destinazione.  Conero box è un progetto per veicolare in ambito internazionale le potenzialità di una parte d’Italia – quella adriatica –. Un input in più per investire sulla catena logistica interna, così come avvenuto con altri hub sorti a Milano, Bologna e Venezia. O nel collegamento intermodale tra Genova e Padova interporto, inaugurato qualche anno fa in collaborazione con GTS Rail, impresa ferroviaria italiana. Due viaggi a settimana che collegano il porto del capoluogo ligure e l’area del Nord – est italiano, il quale svolge una funzione strategica per la sua notevole capacità produttiva. Il trasporto intermodale sviluppato anche nell’ottica di liberare la rete viaria intorno alla città di Genova, spesso congestionata. Con merci che circolano più velocemente grazie a un sistema flessibile, è lecito attendersi minori tempi di attesa nei porti italiani

conero box

Tempi di percorrenza certi

Negli anni segnati da tensioni geopolitiche che toccano direttamente le rotte marittime tra Mar Rosso e canale di Suez, i porti italiani rischiano pesanti ricadute. Dovute in parte agli allungamenti dei tempi di percorrenza, dall’altra a dirottamenti verso altri porti di altri paesi. Con inevitabili ripercussioni sui sistemi di carico e scarico per gli scali di Genova, Trieste e Gioia Tauro, strategici per il trasporto container e di carichi energetici. Tempi di percorrenza certi – cinquantaquattro giorni – restano un caposaldo dell’intero progetto Conero Box. La puntualità e l’efficienza del servizio sono anch’esse una priorità, perché a causa delle tensioni nel Mar Rosso e in altri punti strategici, sussiste il rischio di vedere un allungamento dei tempi di spedizione. Con l’apertura del nuovo hub, le aziende che operano su un’area ricca di piccole e medie imprese, potranno beneficiare di tutta una serie di vantaggi.

Un polo tecnologico e formativo

Servizi più veloci e costi di trasporto più contenuti, grazie alla prossimità, sono una fonte di investimento e guadagno per il mondo imprenditoriale. Conero box si inserisce in un filone dove è diventato sempre più fondamentale investire in infrastrutture che oggi comprendono anche

  • sviluppo di reti di interporto in ottica intermodale
  • investimento in nuove tecnologie e soluzioni digitali

Non solo tra i concetti chiave promossi in ambito commerciale e marittimo, la logistica integrata è oggi realtà. Anche grazie a percorsi di formazione intrapresi di recente. A Venezia è nata l’Accademia della Logistica e del Mare. Il polo tecnologico e formativo, incentrato sulla logistica, è il risultato della collaborazione tra ITS Marco Polo Academy, Vemars e CFLI. Forte di un investimento da 4 milioni di euro, è prevista la riconversione degli spazi che ospitano l’ITS Marco Polo in un hub tecnologico finalizzato alla formazione degli studenti ITS e dei professionisti della logistica.


Consolidamento della banchina di Riva nel porto di Ortona

Un passo cruciale per una migliore efficienza operativa

L’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale (Adsp) ha di recente assegnato i lavori per il consolidamento della banchina di Riva nel porto di Ortona. Si tratta di un intervento strategico, atteso da anni, che è stato finanziato con i fondi riservati alla coesione territoriale e alle Zone economiche speciali dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Con questi lavori si mira a potenziare la struttura portuale per adeguarla ai moderni standard dei traffici commerciali marittimi.

Dettagli dell’intervento

+230 metri

LUNGHEZZA

+3 metri

LARGHEZZA

Il progetto prevede il consolidamento del primo tratto della banchina di Riva, con una lunghezza di 230 metri e una larghezza di 30 metri. L’appalto è stato assegnato al raggruppamento temporaneo d’impresa composto da Fincantieri Infrastructure Opere Marittime Spa, Impresa Costruzioni Mentucci Aldo Srl, Seacon e Acale, con un importo di aggiudicazione di 8.574.000 euro, con un ribasso del 21,73%. Si tratta di lavori attesi dagli operatori e dalle aziende che ruotano attorno al porto di Ortona. Nella prima fase l’intervento sarà incentrato sulla bonifica bellica delle aree a terra e degli spazi subacquei interessati dal progetto.

Obiettivi dell’operazione

Riqualificazione e potenziamento delle strutture di banchina esistenti

L’intervento mira a riqualificare e potenziare le strutture di banchina esistenti, adeguandole ai requisiti richiesti dai moderni sistemi del traffico commerciale marittimo. La realizzazione di un consolidamento tramite “rifodero” e la costruzione di una pavimentazione semirigida ad alte prestazioni garantiranno resistenza e funzionalità anche ai carichi eccezionali, confermando il porto di Ortona scalo tra i più importanti dell’Adriatico a livello commerciale. La banchina sarà inoltre dotata di infrastrutture come bitte, parabordi cilindrici, paraspigolo e scalette alla marinara in acciaio inox.

Altri lavori nel porto di Ortona

Parallelamente all’intervento sulla banchina di Riva, l’Autorità di sistema portuale sta completando il secondo stralcio dell’intervento di manutenzione straordinaria della scogliera del molo nord. Questo intervento, con un investimento complessivo di 2.340.000 euro, segue i lavori del primo stralcio eseguiti nel 2021. La manutenzione della scogliera è essenziale per la protezione del bacino portuale di Ortona e della banchina commerciale nord, particolarmente vulnerabili alle mareggiate.

 

Il presidente Adsp: ‘Intervento strategico’

Il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, Vincenzo Garofalo, in una nota, ha sottolineato l’importanza di queste opere che sono cruciali “per migliorare la logistica e l’infrastruttura dello scalo, riconosciuto come fondamentale per il sistema produttivo, commerciale e manifatturiero dell’Abruzzo”.

Il consolidamento della banchina di Riva e la manutenzione della scogliera rappresentano passi significativi verso un porto di Ortona più efficiente, sicuro e pronto a nuovi futuri sviluppi del traffico marittimo.

Porto di Ortona da sempre punto di riferimento del territorio

Ortona è un antico porto, ritenuto strategico fin dall’epoca romana, per la sua posizione in Adriatico e gli scambi commerciali con l’area Balcanica, i Paesi del Medio Oriente e l’est Mediterraneo. Un porto che, nel 2022, ha movimentato 1.168.000 tonnellate di merci (36% di prodotti petroliferi raffinati e il 64% di rinfuse solide), e con importanti potenzialità di sviluppo. Esso è ben collegato con la grande area industriale della Val di Sangro e quella della Val Pescara, con la ferrovia Adriatica, le autostrade A14 e A24, con l’aeroporto di Pescara e l’interporto d’Abruzzo.

Conclusioni

Gli investimenti e le prospettive di sviluppo del porto di Ortona testimoniano una determinazione crescente nel posizionare lo scalo marittimo come un centro logistico di riferimento nell’Adriatico. Questo non solo offre opportunità di sviluppo economico e industriale per la regione ma contribuisce anche al prestigio dell’Italia nel contesto marittimo internazionale. Il porto di Ortona, dunque, con la sua combinazione di efficienza operativa e impegno ambientale, emerge come un esempio nel panorama italiano.


Il porto di Ortona all'avanguardia nella logistica marittima

La logistica rappresenta un cardine fondamentale per lo sviluppo dei porti italiani, con una crescente tendenza verso l’adozione di tecnologie avanzate per migliorarne l’efficienza operativa ma anche la sostenibilità ambientale, divenuta ormai imprescindibile dalle attività di sviluppo economico. Nel contesto di questa evoluzione, il porto di Ortona si distingue per il suo impegno nella digitalizzazione, nell’uso di intelligenza artificiale e nell’implementazione di pratiche sostenibili. Si tratta di strategia, in con tinua evoluzione, che punta ad ottimizzare le operazioni portuali e che contribuisce anche a consolidare la reputazione internazionale dell’Italia come protagonista responsabile nel panorama marittimo globale.

Digitalizzazione e sostenibilità

La digitalizzazione è al centro degli sforzi in atto per migliorare l’efficienza portuale. I tempi attuali pretendono che la digitalizzazione, che si è affermata come il motore principale per l’innovazione in diversi settori, diventi fondamentale anche per quello portuale. Negli ultimi anni, c’è stata una crescente consapevolezza dell’importanza della digitalizzazione per migliorare l’efficienza delle operazioni portuali, promuovendo una gestione più intelligente delle risorse e ottimizzando la catena logistica, ed evitando, talvolta, anche i rischi.

La digitalizzazione nei porti comporta l’adozione di tecnologie avanzate come l’Internet delle cose (IoT), l’intelligenza artificiale (IA), l’analisi dei dati e la connettività avanzata. Tali strumenti consentono una maggiore visibilità e controllo sulle attività portuali, migliorando significativamente la pianificazione delle operazioni e riducendo i tempi di inattività.

L’importanza della digitalizzazione nei porti

Uno degli aspetti cruciali della digitalizzazione portuale è la gestione intelligente delle merci. L’implementazione di sistemi di tracciamento basati su IoT consente di monitorare in tempo reale la posizione e lo stato delle merci, fornendo informazioni tempestive sulla loro movimentazione. Questo non solo ottimizza la distribuzione delle risorse, ma riduce anche il rischio di smarrimento o danneggiamento dei prodotti.

Inoltre, l’introduzione di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale permette di prevedere e gestire in modo più efficiente le operazioni portuali, andando in aiuto agli equipaggiamenti, riducendo i tempi di fermo e migliorando la disponibilità delle risorse in campo.

La digitalizzazione riguarda anche la semplificazione delle procedure amministrative. L’implementazione di sistemi di gestione elettronica dei documenti riduce la burocrazia, accelera le operazioni di sdoganamento e favorisce una maggiore trasparenza nella filiera dell’approvvigionamento.

La digitalizzazione, dunque, è al centro degli sforzi attuali per trasformare i porti in hub logistici più efficienti e competitivi. L’adozione di tecnologie all’avanguardia apre la strada a una gestione più intelligente e dinamica delle risorse, consentendo ai porti di affrontare sfide complesse e di adattarsi rapidamente alle mutevoli esigenze del mercato globale. La digitalizzazione portuale non è solo un passo verso il futuro, ma una realtà in continua evoluzione. Parallelamente, la sostenibilità è diventata una priorità, con politiche e tecnologie destinate a ridurre le emissioni inquinanti e promuovere l’uso di energie rinnovabili.

Il porto di Ortona: modello di crescita e sostenibilità

Il porto di Ortona si inserisce perfettamente in questo quadro. Gli attuali investimenti a livello infrastrutturale, supportati dalla Regione e dall’Autorità di sistema portuale (AdSP) con il contributo del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), riflettono la determinazione nel trasformare Ortona in un porto commerciale assolutamente all’avanguardia e in un centro logistico moderno e che si affida sempre più alla tecnologia.

Sviluppo sostenibile a braccetto con il territorio

Le iniziative di sviluppo sostenibile sono parte integrante di questo processo di trasformazione. Soluzioni innovative per la gestione dei rifiuti e l’uso responsabile delle risorse energetiche stanno contribuendo a ridurre l’impatto ambientale delle attività portuali. Queste iniziative promuovono l’immagine del porto di Ortona come una moderna infrastruttura attenta all’ambiente e al territorio che lo circonda e di cui è parte attiva e preziosa.

Conclusioni

Gli investimenti e le prospettive di sviluppo del porto di Ortona testimoniano una determinazione crescente nel posizionare lo scalo marittimo come un centro logistico di riferimento nell’Adriatico. Questo non solo offre opportunità di sviluppo economico e industriale per la regione ma contribuisce anche al prestigio dell’Italia nel contesto marittimo internazionale. Il porto di Ortona, dunque, con la sua combinazione di efficienza operativa e impegno ambientale, emerge come un esempio nel panorama italiano.