Il porto di Ortona all'avanguardia nella logistica marittima

La logistica rappresenta un cardine fondamentale per lo sviluppo dei porti italiani, con una crescente tendenza verso l’adozione di tecnologie avanzate per migliorarne l’efficienza operativa ma anche la sostenibilità ambientale, divenuta ormai imprescindibile dalle attività di sviluppo economico. Nel contesto di questa evoluzione, il porto di Ortona si distingue per il suo impegno nella digitalizzazione, nell’uso di intelligenza artificiale e nell’implementazione di pratiche sostenibili. Si tratta di strategia, in con tinua evoluzione, che punta ad ottimizzare le operazioni portuali e che contribuisce anche a consolidare la reputazione internazionale dell’Italia come protagonista responsabile nel panorama marittimo globale.

Digitalizzazione e sostenibilità

La digitalizzazione è al centro degli sforzi in atto per migliorare l’efficienza portuale. I tempi attuali pretendono che la digitalizzazione, che si è affermata come il motore principale per l’innovazione in diversi settori, diventi fondamentale anche per quello portuale. Negli ultimi anni, c’è stata una crescente consapevolezza dell’importanza della digitalizzazione per migliorare l’efficienza delle operazioni portuali, promuovendo una gestione più intelligente delle risorse e ottimizzando la catena logistica, ed evitando, talvolta, anche i rischi.

La digitalizzazione nei porti comporta l’adozione di tecnologie avanzate come l’Internet delle cose (IoT), l’intelligenza artificiale (IA), l’analisi dei dati e la connettività avanzata. Tali strumenti consentono una maggiore visibilità e controllo sulle attività portuali, migliorando significativamente la pianificazione delle operazioni e riducendo i tempi di inattività.

L’importanza della digitalizzazione nei porti

Uno degli aspetti cruciali della digitalizzazione portuale è la gestione intelligente delle merci. L’implementazione di sistemi di tracciamento basati su IoT consente di monitorare in tempo reale la posizione e lo stato delle merci, fornendo informazioni tempestive sulla loro movimentazione. Questo non solo ottimizza la distribuzione delle risorse, ma riduce anche il rischio di smarrimento o danneggiamento dei prodotti.

Inoltre, l’introduzione di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale permette di prevedere e gestire in modo più efficiente le operazioni portuali, andando in aiuto agli equipaggiamenti, riducendo i tempi di fermo e migliorando la disponibilità delle risorse in campo.

La digitalizzazione riguarda anche la semplificazione delle procedure amministrative. L’implementazione di sistemi di gestione elettronica dei documenti riduce la burocrazia, accelera le operazioni di sdoganamento e favorisce una maggiore trasparenza nella filiera dell’approvvigionamento.

La digitalizzazione, dunque, è al centro degli sforzi attuali per trasformare i porti in hub logistici più efficienti e competitivi. L’adozione di tecnologie all’avanguardia apre la strada a una gestione più intelligente e dinamica delle risorse, consentendo ai porti di affrontare sfide complesse e di adattarsi rapidamente alle mutevoli esigenze del mercato globale. La digitalizzazione portuale non è solo un passo verso il futuro, ma una realtà in continua evoluzione. Parallelamente, la sostenibilità è diventata una priorità, con politiche e tecnologie destinate a ridurre le emissioni inquinanti e promuovere l’uso di energie rinnovabili.

Il porto di Ortona: modello di crescita e sostenibilità

Il porto di Ortona si inserisce perfettamente in questo quadro. Gli attuali investimenti a livello infrastrutturale, supportati dalla Regione e dall’Autorità di sistema portuale (AdSP) con il contributo del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), riflettono la determinazione nel trasformare Ortona in un porto commerciale assolutamente all’avanguardia e in un centro logistico moderno e che si affida sempre più alla tecnologia.

Sviluppo sostenibile a braccetto con il territorio

Le iniziative di sviluppo sostenibile sono parte integrante di questo processo di trasformazione. Soluzioni innovative per la gestione dei rifiuti e l’uso responsabile delle risorse energetiche stanno contribuendo a ridurre l’impatto ambientale delle attività portuali. Queste iniziative promuovono l’immagine del porto di Ortona come una moderna infrastruttura attenta all’ambiente e al territorio che lo circonda e di cui è parte attiva e preziosa.

Conclusioni

Gli investimenti e le prospettive di sviluppo del porto di Ortona testimoniano una determinazione crescente nel posizionare lo scalo marittimo come un centro logistico di riferimento nell’Adriatico. Questo non solo offre opportunità di sviluppo economico e industriale per la regione ma contribuisce anche al prestigio dell’Italia nel contesto marittimo internazionale. Il porto di Ortona, dunque, con la sua combinazione di efficienza operativa e impegno ambientale, emerge come un esempio nel panorama italiano.


Nuovi investimenti dal PNRR: coinvolta anche Ortona

Nuovi finanziamenti dal PNRR per i porti del Mare Adriatico: l’obiettivo è investire sullo sviluppo della logistica agroalimentare nelle aree portuali. Azioni che coinvolgono gli scali di Marche e Abruzzo con un investimento complessivo di 9.253.381 euro.

Sono sette, per la precisione, gli investimenti previsti dall’Autorità di sistema portuale da completare entro la fine del 2025; mentre sono due i progetti che interessano, nello specifico, il porto di Ortona: il sistema di videosorveglianza e accessi allo scalo, con l’ammodernamento dell’infrastruttura di security, e la ristrutturazione del muro paraonde lato nord come infrastruttura di difesa dello scalo, mettendo in sicurezza la viabilità di accesso ed uscita alla banchina commerciale nord. Anche nel porto di Pescara è previsto l’ammodernamento del sistema di videosorveglianza e di security per gli accessi all’infrastruttura. L’Adsp ha, inoltre, presentato domanda di finanziamento per l’acquisizione di una boa ondametrica funzionale alla gestione dei progetti di dragaggio del sistema portuale, in preparazione degli interventi di dragaggio nei porti di Ancona, Pesaro, Ortona, Pescara, San Benedetto del Tronto.

L’Adsp cresce per migliorare un sistema portuale in via di sviluppo

Nel porto di Ancona, invece, il progetto riguarda il sistema di intelligenza artificiale connesso alla gestione e controllo dei flussi di mezzi in imbarco e sbarco nel porto, interoperabile con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nei controlli doganali, nonché i fondi per estendere il sistema al monitoraggio del traffico contenitori e all’interfacciamento con il Port Community System. Nello scalo dorico sono previsti altri due interventi: uno che riguarda l’efficientamento energetico degli impianti di illuminazione del porto di Ancona e uno che finanzia l’ultimo stralcio della ristrutturazione del mercato ittico di Ancona, già in corso, finalizzata all’efficientamento e al risparmio energetico nei lavori di modernizzazione dell’edificio demaniale, utilizzato per le attività di commercializzazione e valorizzazione del prodotto ittico pescato dalla locale flotta peschereccia.

Un lavoro, come spiegato dall’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Centrale, volto a modernizzare e rendere sempre più efficienti gli scali Adsp nell’ottica della sostenibilità, ma anche e soprattutto di una competitività globale che renda sempre più il Mare Adriatico un punto di riferimento per una portualità al passo con i tempi.

Più professionalità, più competenze, più risultati

L’obiettivo è, infatti, la costruzione di una portualità adriatica proiettata nei mercati internazionali e nel futuro, con infrastrutture materiali coordinate e valorizzate con apparati e soluzioni digitali per incrementare la competitività dei traffici commerciali del sistema e per adeguarsi alle esigenze degli operatori, delle imprese e delle comunità portuali.


Validata la nuova pianta organica per i porti di Abruzzo e Marche

Approvata nelle scorse settimane dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la nuova pianta organica dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centrale.Un nuovo e più ampio organigramma per affrontare nuove sfide da parte dell’Adsp, con l’obiettivo di offrire servizi sempre più efficienti agli operatori e alle comunità dei porti di Marche e Abruzzo.

Il nuovo organigramma prevede 86 figure rispetto alle attuali 57, con un incremento di 29 nuovi professionisti. La dotazione attuale include 5 dirigenti, compreso il Segretario generale, 12 quadri e 40 impiegati. Per completare il quadro delle posizioni già previste si stanno svolgendo, in questi mesi, i concorsi per assumere le nove figure mancanti. La nuova pianta organica include 86 persone di cui 5 dirigenti, incluso il Segretario generale, 18 quadri e 63 impiegati.

L’Adsp cresce per migliorare un sistema portuale in via di sviluppo

Come specificato nella nota diffusa dall’Adsp, gli obiettivi nei prossimi anni sono tanti e importanti, anche grazie all’inserimento delle nuove figure professionali: dall’ampliamento delle competenze con l’ingresso del porto di Vasto all’attuazione del Documento di programmazione strategica di sistema, con l’aggiornamento dei singoli piani regolatori portuali, dalla gestione e la progettazione degli interventi da realizzare con gli oltre 200 milioni di risorse del Pnrr e del Fondo complementare portuale al completamento della transizione digitale dell’Ente.

A sottolinearlo è anche il Segretario generale dell’Adsp, Salvatore Minervino, che definisce l’approvazione della nuova pianta organica da parte del Ministero come un riconoscimento pienamente condiviso delle necessità dell’Autorità di sistema portuale, chiamata a compiti sempre più complessi.

La struttura rinnovata e potenziata si adatta perfettamente alle necessità di gestione e all’amministrazione dei porti di Marche e Abruzzo, consentendo un maggiore  presidio sul territorio e un miglioramento delle infrastrutture legate al mondo dello shipping.

Più professionalità, più competenze, più risultati

Il nuovo organigramma è stato reso valido in tempi brevi, e questa celerità permetterà all’Adsp di proseguire con il percorso di valorizzazione e crescita delle nuove figure professionali, con iil fine di garantire servizi all’altezza del sistema del trasporto via mare e delle comunità portuali che, ormai da anni, rappresentano un settore fondamentale e in forte crescita per l’economia territoriale, nazionale e internazionale.


Ortona efficiente e sostenibile con i nuovi investimenti sul porto

Il porto di Ortona continua a cambiare rotta proseguendo verso un cammino efficiente e sostenibile con l’obiettivo di garantirsi un posto da protagonista assoluto nel panorama dello shipping a livello internazionale.

Sono stati infatti programmati due investimenti nell’area portuale ortonese dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centrale: uno riguarda il consolidamento del primo tratto della banchina di Riva; l’altro è invece legato al cold ironing, quindi all’elettrificazione delle banchine di ormeggio (Riva e molo Nord) per la fornitura di energia alle gru semoventi. Gli interventi rientrano nelle azioni previste dai fondi del Piano nazionale investimenti complementari al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Obiettivi chiari e sguardo rivolto al futuro per Ortona

L’intervento dell’Autorità di Sistema Portuale sulla banchina di Riva ha come obiettivo il consolidamento del primo tratto e del relativo piazzale, pari ad una lunghezza di 230 metri e una larghezza di 30 metri. Saranno riqualificate e potenziate le strutture di banchina esistenti per adeguarne la funzionalità ai moderni standard dei traffici commerciali marittimi, e per poter successivamente procedere all’approfondimento dei fondali portuali adeguati alle nuove navi cargo con un investimento complessivo di 13 milioni di euro. Il progetto prevede la realizzazione di un consolidamento tramite un “rifodero” dell’attuale fronte del primo tratto della banchina di Riva oltre che la costruzione di una pavimentazione semirigida ad alte prestazioni per garantire una opportuna resistenza e funzionalità anche per carichi eccezionali. Il tratto di banchina sarà arredato con bitte, parabordi cilindrici, paraspigolo e scalette alla marinara in acciaio inox.

Come sottolineato nella nota diffusa dall’Autorità stessa, verrà inoltre realizzata l’infrastruttura per alimentare mediante elettrificazione le gru semoventi che operano sul molo Nord e sulla banchina di Riva, con un investimento di 2 milioni di euro. Un intervento, per il quale è in pubblicazione la gara che prevede che le offerte debbano arrivare entro il 6 novembre 2023, con lo scopo di eliminare il consumo di combustibili fossili che alimentano le gru stesse, riducendo le emissioni di inquinanti in atmosfera e l’inquinamento acustico.

Dalle Marche all’Abruzzo: la parola chiave è “crescita”

I lavori dovranno essere realizzati entro giugno 2026 e coinvolgeranno, oltre ad Ortona, anche i porti di Ancona, Pesaro e San Benedetto del Tronto nelle Marche, e di Pescara in Abruzzo, con un investimento complessivo di 11 milioni di euro.