Validata la nuova pianta organica per i porti di Abruzzo e Marche
Approvata nelle scorse settimane dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la nuova pianta organica dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centrale.Un nuovo e più ampio organigramma per affrontare nuove sfide da parte dell’Adsp, con l’obiettivo di offrire servizi sempre più efficienti agli operatori e alle comunità dei porti di Marche e Abruzzo.
Il nuovo organigramma prevede 86 figure rispetto alle attuali 57, con un incremento di 29 nuovi professionisti. La dotazione attuale include 5 dirigenti, compreso il Segretario generale, 12 quadri e 40 impiegati. Per completare il quadro delle posizioni già previste si stanno svolgendo, in questi mesi, i concorsi per assumere le nove figure mancanti. La nuova pianta organica include 86 persone di cui 5 dirigenti, incluso il Segretario generale, 18 quadri e 63 impiegati.
L’Adsp cresce per migliorare un sistema portuale in via di sviluppo
Come specificato nella nota diffusa dall’Adsp, gli obiettivi nei prossimi anni sono tanti e importanti, anche grazie all’inserimento delle nuove figure professionali: dall’ampliamento delle competenze con l’ingresso del porto di Vasto all’attuazione del Documento di programmazione strategica di sistema, con l’aggiornamento dei singoli piani regolatori portuali, dalla gestione e la progettazione degli interventi da realizzare con gli oltre 200 milioni di risorse del Pnrr e del Fondo complementare portuale al completamento della transizione digitale dell’Ente.
A sottolinearlo è anche il Segretario generale dell’Adsp, Salvatore Minervino, che definisce l’approvazione della nuova pianta organica da parte del Ministero come un riconoscimento pienamente condiviso delle necessità dell’Autorità di sistema portuale, chiamata a compiti sempre più complessi.
La struttura rinnovata e potenziata si adatta perfettamente alle necessità di gestione e all’amministrazione dei porti di Marche e Abruzzo, consentendo un maggiore presidio sul territorio e un miglioramento delle infrastrutture legate al mondo dello shipping.
Più professionalità, più competenze, più risultati
Il nuovo organigramma è stato reso valido in tempi brevi, e questa celerità permetterà all’Adsp di proseguire con il percorso di valorizzazione e crescita delle nuove figure professionali, con iil fine di garantire servizi all’altezza del sistema del trasporto via mare e delle comunità portuali che, ormai da anni, rappresentano un settore fondamentale e in forte crescita per l’economia territoriale, nazionale e internazionale.
Ortona efficiente e sostenibile con i nuovi investimenti sul porto
Il porto di Ortona continua a cambiare rotta proseguendo verso un cammino efficiente e sostenibile con l’obiettivo di garantirsi un posto da protagonista assoluto nel panorama dello shipping a livello internazionale.
Sono stati infatti programmati due investimenti nell’area portuale ortonese dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centrale: uno riguarda il consolidamento del primo tratto della banchina di Riva; l’altro è invece legato al cold ironing, quindi all’elettrificazione delle banchine di ormeggio (Riva e molo Nord) per la fornitura di energia alle gru semoventi. Gli interventi rientrano nelle azioni previste dai fondi del Piano nazionale investimenti complementari al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Obiettivi chiari e sguardo rivolto al futuro per Ortona
L’intervento dell’Autorità di Sistema Portuale sulla banchina di Riva ha come obiettivo il consolidamento del primo tratto e del relativo piazzale, pari ad una lunghezza di 230 metri e una larghezza di 30 metri. Saranno riqualificate e potenziate le strutture di banchina esistenti per adeguarne la funzionalità ai moderni standard dei traffici commerciali marittimi, e per poter successivamente procedere all’approfondimento dei fondali portuali adeguati alle nuove navi cargo con un investimento complessivo di 13 milioni di euro. Il progetto prevede la realizzazione di un consolidamento tramite un “rifodero” dell’attuale fronte del primo tratto della banchina di Riva oltre che la costruzione di una pavimentazione semirigida ad alte prestazioni per garantire una opportuna resistenza e funzionalità anche per carichi eccezionali. Il tratto di banchina sarà arredato con bitte, parabordi cilindrici, paraspigolo e scalette alla marinara in acciaio inox.
Come sottolineato nella nota diffusa dall’Autorità stessa, verrà inoltre realizzata l’infrastruttura per alimentare mediante elettrificazione le gru semoventi che operano sul molo Nord e sulla banchina di Riva, con un investimento di 2 milioni di euro. Un intervento, per il quale è in pubblicazione la gara che prevede che le offerte debbano arrivare entro il 6 novembre 2023, con lo scopo di eliminare il consumo di combustibili fossili che alimentano le gru stesse, riducendo le emissioni di inquinanti in atmosfera e l’inquinamento acustico.
Dalle Marche all’Abruzzo: la parola chiave è “crescita”
I lavori dovranno essere realizzati entro giugno 2026 e coinvolgeranno, oltre ad Ortona, anche i porti di Ancona, Pesaro e San Benedetto del Tronto nelle Marche, e di Pescara in Abruzzo, con un investimento complessivo di 11 milioni di euro.